Fortini / Storia di un mito: Volkswagen Bulli ☮

Storia di un mito: Volkswagen Bulli ☮

19 Luglio 2023

Volkswagen Bulli, noto anche come Volkswagen Type 2 o VW Microbus, è un’iconica vettura prodotta dal marchio a partire dal 1950.

È diventato uno dei veicoli più riconoscibili e amati al mondo, con 9 milioni di modelli venduti.

Come nasce un mito? Correva l’anno 1947 quando un imprenditore olandese, Ben Pon, fa visita alla fabbrica Wolfsburg e mostra una bozza del furgoncino con cui dice “sogno una Germania che tornerà a divertirsi, a correre e a crescere”. 

Il disegno fece il giro di tutti gli uffici dei dirigenti, nacque l’idea, ci si impegnò per rendere reale il progetto. Si partì dalla base del maggiolino e vennero utilizzate piattaforma e motore della “piccola” Volkswagen. In tre anni raggiunge quota 20.000 unità vendute, considerando il periodo storico e un paese devastato possiamo considerarlo un risultato stupefacente.

E il nome? Da una combinazione fra Bus e Lieferwagen (furgone per la consegna merci) si pensò di chiamare questo modello effettivamente “Bulli”, ma questo nome era già stato utilizzato da un’azienda che produceva trattori ed era impossibile utilizzarlo. Il suo nome rimarrà ufficialmente “Volkswagen T2“, ma per il mondo sarà comunque conosciuto con il soprannome “Bulli“.

La domanda cresce a dismisura e la sola fabbrica di Wolfsburg non è più in grado di sostenere la produzione, nasce così lo stabilimento di Hannover.

Il T2 nasce come veicolo commerciale in un paese del dopoguerra e si trasforma insieme ad esso,  passando così da 25 a 40 CV nel 1959, mentre raggiungerà la cilindrata di 1.5 litri e 50 CV nell’ultimo upgrade, quello del 1967.

Il maggiore successo lo ottiene oltreoceano, è li che la rivoluzione culturale sta accadendo e gli “hippie” fanno del furgoncino Volkswagen il simbolo di un cambiamento. Sarà anche il veicolo più popolare di Woodstock, grazie al prezzo accessibile e al suo design inconfondibile e coloratissimo.

Adesso Volkswagen ha presentato un nuovo modello che riprende le linee antiche e il fascino del Bulli, ma con una propulsione elettrica moderna, si chiama ID.BUZZ ed è già un’icona anch’esso.

Gli interni sono futuristici, sofisticati e strizzano l’occhio all’ambiente, con l’augurio che questo nuovo veicolo sia di nuovo il simbolo di un “cambiamento”, questa volta ecosostenibile.